Caro collega,

noi tutti della Farsi Prossimo desideriamo testimoniarti vicinanza e solidarietà per quanto successo a tuo figlio e a tutti voi la scorsa settimana.
Così come troviamo assurdo che al giorno d’oggi un calciatore venga insultato per il colore della propria pelle, troviamo ancor più folle che un bambino di soli 10 anni debba portare sulle proprie spalle il peso della discriminazione razziale.
Condividiamo l’articolo di Massimo Gramellini certamente più bravo di noi a trovare le parole giuste per esprimere la nostra indignazione.
Un abbraccio grande da parte di tutta la Farsi Prossimo e citando De Gregori…”Mino non aver paura di tirare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”

il caffe di Gramellini